Il progetto WOW, finanziato sul Programma Europa per i Cittadini - Misura 1.2 "Reti di città gemellate", intende attivare fra le città partner una rete di collaborazioni in materia di integrazione e di dialogo interculturale che veda protagonisti in particolare i giovani (15-28 anni) delle Comunità di riferimento.
I Comuni gemellati infatti hanno condiviso l'idea di coinvolgere i cittadini più giovani per affrontare, dal loro punto di vista, il tema della cittadinanza europea intesa come l'insieme dei diritti e dei doveri a cui ogni cittadino può e deve far riferimento nell’ambito della vita democratica della propria comunità e, più in generale, dell’Unione Europea.
In ogni città partner saranno selezionati gruppi di giovani sia nativi che di origine straniera (non comunitari) prevalentemente studenti delle Scuole Superiori ma anche universitari, lavoratori, componenti di Associazioni e gruppi locali.
I gruppi, a livello locale, faranno un percorso di approfondimento sui principi giuridici e valoriali che regolano la Cittadinanza del proprio Paese a di conoscenza delle buone pratiche di integrazione e di dialogo interculturale realizzate dall’Amministrazione comunale della propria città.
Nell'ambito degli eventi europei, i giovani presenteranno e si confronteranno sulle diverse esperienze nazionali, approfondiranno la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea e i principi della Cittadinanza europea, elaboreranno le proposte ed i suggerimenti di miglioramento da presentare e discutere con i decisori politici delle loro città ed all’Unione Europea.
L'idea progettuale nasce dalla constatazione che è cittadino dell’Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro e che la cittadinanza europea integra e non sostituisce quella nazionale.
Non tutti però, ed i giovani in particolare, conoscono i principi costituzionali, giuridici e culturali alla base della cittadinanza del proprio Paese o sanno come sono regolati i diritti ed i doveri per la popolazione straniera immigrata e per le seconde generazioni.
In diversi Paesi dell'Unione i figli di genitori stranieri, anche se nati e cresciuti in Europa, sono considerati cittadini “di fatto” ma non “di diritto”, spesso a loro è precluso l'accesso alle opportunità offerte agli altri coetanei e non sono previste misure di sostegno che favoriscano la loro affermazione nel Paese di residenza.
I contributi prodotti dai giovani partecipanti indicheranno modi e soluzioni per prevenire ed affrontare, nelle rispettive città, le problematiche di integrazione e di pari opportunità per tutti, con particolare riferimento ai figli di immigrati stranieri.
La partecipazione attiva dei giovani solleciterà inoltre la rete delle città del Progetto WOW a sviluppare ulteriori iniziative per contrastare ogni forma di discriminazione e di razzismo, per promuovere la cultura dei diritti, dell'accoglienza e del dialogo interculturale.
Valore aggiunto al lavoro dei partner europei sarà l’apporto dei giovani di Tuzla (BA): l’esperienza di dialogo interculturale e di integrazione che la loro città ha realizzato, dopo il conflitto nei Balcani e la guerra civile in Bosnia degli anni '90, testimonierà l’importanza di formare le nuove generazioni ai valori della pace e di comprendere il ruolo dell’Europa per garantire coesione, sicurezza e pace nel mondo.