Fase 1 - Analisi del contesto e raccolta di buone pratiche di percorsi di riabilitazione attraverso lo sport di persone con disabilità acquisita da trauma cerebrale (in particolare dopo il coma)
Nell'attuazione del progetto, la prima fase è stata dedicata alla raccolta delle "buone pratiche" di attività sportive rivolte a pazienti con esiti di grave cerebrolesione acquisita (GCA) o mielolesione acquisita (SCI).
Sia in Italia che in Europa sono emersi diversi progetti sportivi rivolti a questo target di pazienti, tutti accumunati dal binomio "SPORT ADATTATI E DISABILITÀ", ma che si differenziano per gli obiettivi che si intendono raggiungere.
Scarica il report finale sull'analisi del contesto e la raccolta delle buone pratiche.
Fase 2 - Sviluppo della metodologia di riabilitazione attraverso lo sport
La seconda fase del progetto, dopo tre meeting di confronto in Italia (Bologna), Lituania (Siaulai) e Belgio (Geel), ha portato all'elaborazione di una metodologia condivisa.
La metodologia è stata sperimentata nelle azioni pilota realizzate nei 7 Paesi coinvolti.
Sulla base della valutazione delle azioni pilota, i partner hanno condiviso la versione finale della Metodologia L.U.C.A.S., prodotto finale del progetto.
Fase 3 - Azioni pilota nei sette paesi europei coinvolti
Da Febbraio a Settembre 2016, in tutti i Paesi partner del progetto (Italia, Belgio, Cipro, Danimarca, Lituania, Portogallo, Spagna) per sperimentare la metodologia, sono state proposte attività sportive a pazienti con esiti di grave cerebrolesione acquisita e mielolesione acquisita e ai loro familiari / caregiver.
Le "azioni pilota" hanno previsto sport e attività diverse, ma con il comune denominatore della tipologia di beneficiari, del coinvolgimento dei familiari / caregiver, e con alcune caratteristiche condivise:
- Italia: scherma in carrozzina, danza sportiva;
- Belgio: camminata con esoscheletro;
- Cipro: nuoto, sollevamento pesi, tiro con l'arco, pallacanestro, esercizio con Kinisiforo (metodo K-set);
- Danimarca: sport ludico, programma "Jump & Joy";
- Spagna: pilates;
- Lituania: ippoterapia;
- Portogallo: yoga, acquagym, surf, equitazione, vela, bocce, danza.
Ogni paese ha redatto un report sulle azioni pilota realizzate e descritto un "case history" significativo:
L'analisi complessiva dei risultati raggiunti è consultabile nel report redatto dal partner belga:
Analisi dei risultati per il Pilot Case Study danese.
Leggi gli articoli a pagina 8 e 10 nell'ultimo numero del Magazine Gli Amici di Luca.
Guarda il video sulle azioni pilota in Italia:
DA CIPRO, I PRIMI RISULTATI DEL PROGETTO L.U.C.A.S.
Lo sport come elemento di risocializzazione, benessere e miglioramento dello stile di vita, non solo per le persone uscite dal coma, ma per il caregiver e tutto l'ambito familiare.
Sono queste le prime risultanze del progetto europeo "L.U.C.A.S. - Links United for Coma Awakenings through Sport" cofinanziato all’interno del Programma Erasmus + Sport (capofila Futura in collaborazione con l’Associazione Gli Amici di Luca ONLUS e C.S.I. Centro Sportivo Italiano.
Nel recente meeting appena concluso a Lemesos (Cipro) i paesi partner del progetto hanno discusso dei primi esiti della sperimentazione.
L'incontro ha avuto lo scopo di verificare lo stato dell’arte del progetto a tre mesi dalla sua chiusura e programmare la fase finale delle attività nel meeting conclusivo che si realizzerà in Portogallo.
In particolare, si è discusso delle azioni pilota già realizzate ed in fase di conclusione nei paesi coinvolti (Italia, Belgio, Cipro, Danimarca, Spagna, Lituania, Portogallo) al fine di preparare un documento metodologico finale, che sarà pubblicato e prodotto in versione multilingue.
La pubblicazione documenterà la fase sperimentale, multidisciplinare di riabilitazione attraverso lo sport per persone con disabilità acquisita da traumi cerebrali e lesioni del midollo spinale applicata durante una delle fasi centrali del progetto L.U.C.A.S., completata da una serie di "casi studio" relativi all’utilizzo della medesima da parte di ciascun partner progettuale.
La sperimentazione ha visto due momenti dedicati specificatamente a persone con esiti di coma e ai caregiver e un momento di attività fisica a gruppi riuniti.
Uno degli obiettivi fondamentali del progetto L.U.C.A.S. è stata la socializzazione e aggregazione in maniera paritaria fra tutte le persone coinvolte.
Per fare ciò sono state utilizzate diverse discipline sportive e attività fisiche e motorie (l’ippoterapia in Lituania, la piattaforma Jump & Joy in Danimarca, la scherma e la danza in Italia, il pilates in Spagna, le attività in acqua, a cavallo e con le bocce in Portogallo, il tiro con l’arco e il nuoto a Cipro, la camminata con esoscheletro in Belgio) che hanno già messo in evidenza le potenzialità di un'azione che potrebbe anche continuare al di là del progetto, sviluppando le relazioni attivate nel protocollo di cooperazione firmato dai partner.
Non mancano elementi disomogenei derivati soprattutto da una diversa cultura nella cura.
L'attenzione ed il coinvolgimento dei familiari / caregiver da parte dell'Italia, con un modello che li vede coinvolti nelle azioni terapeutiche, non è comparabile con le altre realtà europee, anche se ci sono segnali di attenzione da parte dei partner.
Del resto, proprio la replicabilità e lo scambio di buone pratiche è uno degli aspetti interessanti e insiti nel progetto L.U.C.A.S.
Le risultanze del progetto saranno riportare attraverso seminari e convegni in azioni di comunicazione a livello europeo il 7 Ottobre 2016 nel corso della seconda "Giornata Europea dei Risvegli", che anche quest’anno ha ricevuto l'alto patrocinio del Parlamento Europeo.
In occasione di questa celebrazione, ciascun partner del progetto L.U.C.A.S. (assieme a Bulgaria e Grecia, quali partner del precedente progetto L.U.C.A. finanziato sul Programma LLP - Grundtvig, per la diffusione di buone pratiche relativamente al coma e le gravi cerebrolesioni acquisite) ha previsto l’organizzazione di una serie di azioni congiunte (convegni, spettacoli teatrali, marce, etc.) che pongono l'attenzione ai temi sociali del progetto, uniti a quelli clinici della ricerca e dell’alleanza terapeutica tra professionisti della sanità, operatori non sanitari, familiari e volontari.
Infine, il meeting di Cipro è stato anche l’occasione per pianificare l’organizzazione dell’evento finale e di diffusione dei risultati del progetto, che avrà luogo il 14 Dicembre 2016 a Lisbona (Portogallo).